La nostra esperienza conferma che, quando le relazioni sono basate sul rispetto e sull’ascolto, si creano le condizioni propizie per affrontare temi centrali per l’esistenza delle persone e per la convivenza civile, creando una sorta di cantiere di idee, un laboratorio permanente.
A partire dal 2020, nel periodo della pandemia, abbiamo elaborato il progetto “Il mondo che vorrei” per provare a immaginare cosa avremmo voluto che accadesse una volta superata l’emergenza.
Tante persone, soci e amici, in rete da diverse città, si sono messi in gioco attorno ai nostri tavoli di design thinking, ciascuna con le proprie competenze culturali e professionali e ognuna con la sua particolare sensibilità.
Desideri che si realizzano
Sono emersi progetti, desideri, idee, proposte, visioni, con un approccio aperto e sereno, basato sul confronto e sull’ascolto, sulla diversità di vedute come arricchimento, sul saper essere di ognuno, messo al servizio della comunità.
“Il mondo che vorrei” con i suoi tavoli di discussione è diventato, a poco a poco un metodo di lavoro, facendo emergere le dorsali attorno alle quali si sviluppano oggi i nostri incontri di brainstorming.
- La nuova Scuola e la Formazione per le persone
- Uno Stato giusto, per una convivenza civile attenta a tutti
- Il senso della Comunità: per una economia sociale
- Scienza, competenza, responsabilità, merito
- La Cultura. L’Arte, il Bello
- Il Patto con la Terra
Su questi temi ci confrontiamo periodicamente, aprendo le nostre tavole rotonde agli amici di iKairos, ai rappresentanti di altre realtà associative, a esperti del mondo del lavoro, della scuola e dell’università, della sanità. I valori che emergono sono il dialogo nella diversità, il rispetto delle regole sociali, la sostenibilità, la cura delle relazioni.
Le tavole rotonde sono quindi oggi l’epilogo di un cammino
Un’attività significativa della nostra associazione. Il cuore di tutto quello che facciamo è l’unicità dell’individuo e, in quest’ottica, accrescere la nostra consapevolezza e quella di tutti, in ambiti di discriminazione, anche inconsapevole, anche verso se stessi, è cruciale per poter superare i nostri automatismi, i nostri pregiudizi e preconcetti.
Abbiamo dibattuto e continueremo a farlo, su ogni genere di discriminazione, da quella di genere, di razza, di ageismo, a quella sociale e del linguaggio.
Le differenze per noi sono un valore da cui vogliamo trarre energie di attivismo per un mondo migliore.
Le tavole rotonde sono, per noi, anche un’occasione per fare rete con altre associazioni, per acquisire discernimenti più avanzati e metterne a disposizione, arricchendoci del lavoro reciproco.
Segui il nostro calendario per presenziare anche tu.
Le tavole rotonde sono spesso aperte anche ai non soci e vantano illustri ospiti.